INAUGURATA LA STATUA DEL “CRISTO REDENTORE” Inaugurata stamani, 28 aprile 2013, la statua del “Cristo Redentore, allocata sullo spartitraffico antistante la nuova rotatoria dell’ingresso meridionale di Priolo Gargallo.

29.04.2013 18:34

 

Inaugurata stamani, 28 aprile 2013, la statua del “Cristo Redentore, allocata sullo spartitraffico antistante la nuova rotatoria dell’ingresso meridionale di Priolo Gargallo. La statua, che rappresenta un celebre emblema della simbologia sacra, dall’alto del piedistallo che la sorregge, assume l’importante funzione di accogliere metaforicamente, attraverso il suo rassicurante abbraccio, gli automobilisti che giornalmente giungono a Priolo. L’umile e sobria statua, oltre a ridare decoro e a riqualificare l’entrata sud del paese, garantisce ora un’adeguata accoglienza ai tantissimi visitatori, ma, rappresenta anche, per tutti i credenti, una sicura protezione per quanti si muovono con i mezzi di trasporto, nonché una benevola protezione per l’intera cittadinanza. Inoltre, attraverso la realizzazione della nuova rotatoria, sita sulla ex SS. 114, antistante il “Cristo Redentore”, l’Amministrazione comunale ha garantito una doveroso sistema di sicurezza ai viaggiatori, rimodulando uno svincolo di notevole pericolosità, il quale in passato aveva malauguratamente creato non poche occasioni di apprensione.

«Sono particolarmente onorato e feliceha dichiarato il sindaco di Priolo Gargallo, Antonello Rizza - di beneficiare della presenza di Sua Eccellenza l’Arcivescovo in occasione dell’inaugurazione della statua del “Cristo Redentore”. Ringrazio i miei concittadini, intervenuti così numerosi, le forze dell’Ordine e tutte le maestranze, che hanno collaborato per la realizzazione di quest’opera, nonché il Consiglio comunale, il quale ha avallato la realizzazione di un’opera che vuole rappresentare il nostro rispetto e la nostra doverosa riverenza nei confronti del Signore Gesù Cristo. Una statua che, posta all’ingresso del paese, attraverso il suo abbraccio simbolico, serve ad accogliere sia i residenti che i forestieri. Nella realizzazione di questa statua abbiamo pensato, da buoni cristiani, di onorare e garantire il nostro ossequio alla Chiesa, al Vescovo qui presente, all’intero ordine ecclesiastico e, in particolar modo, al Cristo Redentore, affinché possa illuminarci e donarci un futuro di speranza, in un momento di così grave crisi economica mondiale, in cui molte persone sono malauguratamente schiacciate da momenti bui e negativi. Vogliamo, pertanto, auspicarci che nostro Signore possa donarci una giornata luminosa, che possa farci trascorrere un futuro fatto di tranquillità ed ottimismo, con la speranza che ognuno di noi possa raggiungere gli obiettivi a cui con forza ambisce».

L’Arcivescovo Metropolita di Siracusa, S. E. Rev.ma Mons. Salvatore Pappalardo, in questi giorni si trova in quel di Priolo per una visita pastorale, rivolta ad ogni ordine e grado sociale cittadino ed ha partecipato alla cerimonia odierna, benedicendo, dall’alto della sua onorevole carica, la statua del “Cristo Redentore” e l’intera cittadinanza priolese.

«La statua del “Cristo Redentore”ha affermato S. E. Rev.ma Mons. Salvatore Pappalardo - abbraccia simbolicamente tutti i cittadini di Priolo e anche coloro i quali si trovano di passaggio, facendo affidamento alla fede che noi riponiamo nel Signore, il quale ha donato a noi uomini la sua benedizione, attraverso suo Figlio, Gesù Cristo. Le parole dell’Apostolo Paolo ci ricordano, anche, che in Cristo sussiste ogni pienezza di benedizione e in Lui noi riponiamo la speranza che la vita, che noi trascorriamo, sia fondata sul Verbo del Signore, sinonimo di verità, di giustizia, di speranza, rappresentata proprio tramite il Cristo risorto. La benedizione di questa statua del “Cristo Redentore” ci ricorda che, proprio per mezzo di Cristo, godiamo della pienezza dell’amore di Dio, il quale ci unisce nella fraternità e nell’amore reciproco».

Alla cerimonia, oltre all’intera Giunta municipale, al deputato regionale, on. Pippo Gianni, e ai componenti dell’Ufficio comunale ai Beni Culturali, che ha sostenuto la realizzazione della statua del “Cristo Re”, rappresentato dall’assessore, dott.ssa Rosalia La Duca, e dal dirigente, dott. Domenico Mercurio, ha anche preso parte il sacerdote della Parrocchia dell’Angelo Custode.

“Il termine benedizioneha detto padre Salvatore Vinci - è composto da due parole, bene e dire, che testimoniano la grandezza di Dio, il quale dice sempre bene di noi. Il segno del suo amore ce l’ha donato a noi tutti, tanto da offrirci in sacrificio il Figlio suo. Egli è la concretezza della benedizione di Dio eterna, eterea e misericordiosa. La benedizione, pertanto, rappresenta un momento durante il quale prendiamo consapevolezza, per coloro i quali credono in Gesù, che essa non arriva alla statua del “Cristo Redentore” attraverso il segno esteriore, in quanto nessun oggetto ha bisogno di essere benedetto, perché è benedetto per se stesso, perché esiste e perché magari opera per la salvezza umana. Ma è anche bello comprendere che la benedizione è rivolta all’intero paese e ai viandanti che, passando davanti alla statua, esprimono un pensiero di gratitudine nei confronti di Dio, il quale ci ha donato il Figlio Suo”.

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